Il settore del Facility Management è una risorsa per l’Italia, come lo è in gran parte dei Paesi sviluppati.
Di fatto consente, alla Pubblica Amministrazione e a tutte le Organizzazioni Private, di poter usufruire di servizi quali ristorazione, pulizie, supporti tecnici e sicurezza da partner esterni specializzati.
Purtroppo questo settore è balzato alle cronache soprattutto per la grande gara CONSIP del 2017, una delle più grandi a livello internazionale e per la quale sono emerse problematiche in corso di accertamento.
Questo settore è composto da imprese di grande qualità, anche di matrice internazionale, capaci di fornire servizi su scale dimensionali elevate e con qualità altrettanto importanti.
Proprio per questo nasce la nostra area on line, un luogo dove affermare i valori e i contenuti di un settore strategico. Certo, la strada da fare è molta, sia in termini di richieste e gare che dovrebbero basarsi su selezioni di qualità e non solo di ribasso economico, sia sulla completa trasparenza che già oggi è nel DNA della maggior parte delle grandi imprese del Facility Management.
Augurando una buona lettura ai nostri naviganti riportiamo una definizione di questo settore rilevata da Wikipedia, ci è piaciuta e ve la proponiamo qui di seguito.
“Il Facility Management (norme e definizione ufficiale europea: EN 15221) è la scienza che si occupa della gestione integrata di una serie di servizi, processi e attività che non riguardano il core business dell’azienda come la produttività d’ufficio, le utilities, la sicurezza, le telecomunicazioni, il servizio mensa, le manutenzioni, ecc.
Nell’accezione oggi di uso più comune, per Facility Management si intende principalmente tutto ciò che afferisce alla gestione di edifici e loro impianti, quali, ad esempio, gli impianti elettrici e idraulici, gli impianti di illuminazione, di condizionamento, ma anche i servizi di pulizia, ristorazione aziendale, portineria, giardinaggio, flotta aziendale, vigilanza, ecc.
Il facility management viene spesso confuso con l’esternalizzazione (in inglese outsourcing). L’equivoco nasce dal fatto che per le attività estranee al core business si può scegliere di adottare, ma non necessariamente, procedure di esternalizzazione anziché una gestione diretta e interna“.