Nel corso di un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore, Renato Spotti, presidente e amministratore delegato di Dussmann Italia, ha delineato le nuove direttrici di crescita e innovazione dell’azienda nel settore del facility management. Con un piano industriale ambizioso, l’azienda mira a rafforzare e diversificare ulteriormente la propria offerta nei prossimi anni, puntando su settori strategici come l’efficienza energetica, i servizi per la terza età, la sicurezza e la manutenzione impiantistica.
Efficienza energetica e nuove sfide nel facility management
Uno degli aspetti più rilevanti del piano di sviluppo è il focus sull’efficientamento energetico. Spotti ha annunciato che Dussmann Italia si prepara ad operare come Energy Service Company (Esco), con l’obiettivo di ridurre drasticamente gli sprechi energetici degli immobili entro il 2030, in linea con gli obiettivi europei di sostenibilità. Attraverso l’introduzione di formule come il project financing e il project leasing, l’azienda intende supportare le imprese e le amministrazioni pubbliche nella gestione dell’energia, ottimizzando i costi e migliorando la sostenibilità.
Servizi integrati e ampliamento dell’offerta
Dussmann sta lavorando all’integrazione di nuovi servizi che spaziano dalla sicurezza al noleggio e sterilizzazione dei ferri chirurgici, passando per la manutenzione e climatizzazione di server farm e centri di calcolo, in un’ottica di consolidamento della propria gamma di servizi tecnici e di manutenzione impiantistica. Questi nuovi segmenti, spiega Spotti, arricchiscono un’offerta già variegata che include pulizia, ristorazione collettiva e manutenzione per scuole, strutture sanitarie e RSA, e si estenderanno a settori come porti, aeroporti, trasporti pubblici e musei.
Crescita sostenibile e obiettivi futuri
Nel 2025, i ricavi di Dussmann Italia, a parità di perimetro, dovrebbero raggiungere il miliardo di euro rispetto ai 883 milioni del 2023. Parallelamente, l’azienda prevede un incremento del proprio organico, con una stima di 26-27mila dipendenti entro il 2026. Questo sviluppo porterà anche a un significativo cambiamento nel mix di fatturato, con l’intenzione di incrementare la quota derivante dal settore privato dal 18% attuale al 30%, mantenendo al contempo la collaborazione con la Pubblica Amministrazione.
Confronto internazionale e potenzialità inespresse
Nonostante la forte presenza in Italia, Dussmann ammette di avere ancora margini di miglioramento rispetto ai competitor del Nord Europa in termini di facility management, soprattutto nell’ambito dell’impiantistica. Tuttavia, l’azienda è determinata a colmare questo gap con un’offerta integrata e personalizzata, in grado di risolvere tutte le necessità non core dei clienti, ponendosi come partner strategico per imprese e PA nel processo di trasformazione e innovazione dei servizi di gestione degli immobili.