Il consorzio Leonardo Servizi e Lavori ha presentato un esposto in Procura e un altro alla Procura contabile per chiedere di fare chiarezza: “Con noi ci sarebbe un risparmio di 10 milioni”
Un doppio esposto: alla Procura di Genova e alla Corte dei conti. Non c’è pace per il maxi appalto delle pulizie e della sanificazione delle strutture del sistema sanitario ligure. Secondo quanto risulta all’agenzia Dire, il consorzio Leonardo Servizi e Lavori, aggiudicatario di un bando Consip, ha deciso di rivolgersi alla magistratura ordinaria e contabile dopo mesi di complicate interlocuzioni con la Regione, che invece ha assegnato gli stessi servizi, tramite appalto Alisa-Suar, a Coopservice, con un altro bando, peraltro contestato. Ma andiamo con ordine.
LA PROCEDURA FU INDETTA NEL 2018
Il 31 luglio 2018, l’Azienda ligure sanitaria e la Stazione unica appaltante regionale hanno indetto una procedura aperta per l’affidamento del servizio di pulizia e sanificazione per le aziende sanitarie della Liguria, per un periodo di 48 mesi, con base d’asta di poco inferiore a 216 milioni. Nel 2021 tutti i lotti sono stati affidati a Coop Service (quello dell’Asl 1 Imperiese e 2 Savonese non è, però, oggetto di rivendicazioni da parte del Consorzio Leonardo perché non compreso nel perimetro del lotto Consip di cui è risultato aggiudicatario). Su questa assegnazione, però, è intervenuto il ricorso di Idealservice, seconda classificata, che ha denunciato alcune irregolarità della vincitrice sulla comunicazione formale di pendenze penali a suo carico.
LA GARA REGIONALE NON È ANCORA CONCLUSA
Al termine di un lungo iter giudiziario al tribunale amministrativo, con una sentenza di gennaio e successivi chiarimenti arrivati ad agosto, il Consiglio di Stato ha dato ragione ai ricorrenti e ha chiesto a Piazza De Ferrari di rivalutare la posizione di Coopservice. Al momento, però, la gara regionale non pare ancora formalmente conclusa. Leonardo entra in gioco su un binario parallelo, dal momento che, sullo stesso servizio e nelle medesime aree, a dicembre 2020 il consorzio si era aggiudicato una gara indetta nel 2014 da Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione.
A INIZIO 2021 IL CONSORZIO LEONARDO ANDÒ AL TAR
In seguito alla decisione di Alisa di procedere con gara autonoma, a inizio 2021 Leonardo si rivolge al Tar della Liguria per impugnare l’aggiudicazione a Coopservice, ritenendo la propria offerta economicamente più vantaggiosa per oltre 1,7 milioni all’anno. L’udienza su questo ricorso è prevista il 21 ottobre, ma la sentenza potrebbe anche essere rinviata, dal momento che il ricorso di Leonardo riguarda l’originaria aggiudicazione di Alisa a Coopservice, mentre nel frattempo è intervenuto il Consiglio di Stato sul ricorso di Idealservice per la gara regionale: di conseguenza, un’eventuale sentenza risulterebbe, di fatto, improcedibile.
“CON NOI SI POTREBBERO RISPARMIARE DAI 7 AI 10 MILIONI IN 4 ANNI”
Alla base di tutto c’è un’anomalia normativa. L’ordinamento italiano, infatti, con la Legge di stabilità del 2016, ha consentito agli enti locali di decidere, a fronte dell’offerta economicamente più vantaggiosa, se affidarsi alle convenzioni nazionali indette da Consip o se procedere con una gara autonoma. Ed è proprio sull’analisi dell’offerta economicamente più vantaggiosa che si innesta l’azione di Leonardo, come spiega all’agenzia Dire il legale del consorzio, Matteo Valente. “Quando la Regione ha capito che non poteva più andare avanti con l’affidamento a Coopservice- sostiene l’avvocato- ad aprile ha aperto un tavolo tecnico di comparazione, alla presenza di tutti i soggetti interessati, compresi Leonardo e Idealservice. Noi abbiamo documentato che con la nostra offerta la Regione arriverebbe a un risparmio quadriennale, pari alla durata della convenzione Consip, di 6,9 milioni se l’aggiudicataria del bando regionale fosse Coopservice e di oltre 10,3 milioni se l’aggiudicataria fosse Idealservice”.
La Regione, però, ha contestato i calcoli di Leonardo. Da un punto di vista penale, sono gli stessi ricorrenti ad ammettere di non avere in mano elementi particolari, ma la volontà di chiamare in causa anche la Procura della Repubblica risponde al desiderio di fare chiarezza in tutte le sedi sulla correttezza del comportamento della Regione e di Alisa. Diversa, invece, potrebbe essere la questione sotto il profilo della giustizia contabile. “Noi stiamo subendo un gravissimo danno dal fatto che la Regione non abbia ancora chiuso la gara: in quanto vincitori della gara Consip, abbiamo tempo solo fino al 20 dicembre per stipulare un eventuale contratto con gli enti interessati. Dopodiché, ci troveremo con un pugno di mosche- commenta Filippo Morosi, vicepresidente del consorzio Leonardo- qualche giorno fa, la Regione ci ha risposto che, secondo loro, il risparmio che abbiamo documentato con la nostra offerta non ci sarebbe perché abbiamo considerato parametri errati. A noi non sembra vero e vorremmo dimostrarlo in un normale contraddittorio che preluda all’assegnazione del servizio. Dopo due anni in cui siamo dietro a questa situazione, spendendo tempo e risorse, siamo arrivati a quattro mesi dal nostro termine ultimo e ci sembra tutto una grossa presa in giro. Per questo abbiamo deciso di alzare il tiro e affidarci ai due esposti”.
REGIONE LIGURIA: SU APPALTO PULIZIE TUTTO CORRETTO E TRASPARENTE
“Alisa ha fatto tutto il possibile per osservare la legalità ed assicurare l’interesse pubblico, in un quadro estremamente complesso e litigioso. Tutte le questioni sollevate dai vari contendenti sono ancora sub iudice in articolate vicende impugnatorie”. Così, in una nota congiunta, Regione Liguria e Alisa intervengono sul doppio esposto alla Procura di Genova e alla Corte dei conti da parte del consorzio Leonardo Servizi e Lavori sull’appalto per le pulizie e la sanificazione delle strutture del sistema sanitario ligure.
“Ogni procedimento, inclusa la comparazione economica e tecnica tra le offerte dell’aggiudicataria e della seconda classificata nella gara regionale e quella dell’aggiudicataria della gara Consip, è stato svolto e si svolgerà in modo da garantire il contraddittorio agli interessati- assicurano da Piazza De Ferrari- all’esito di tali procedimenti emergeranno la trasparenza e la correttezza dell’operato della Suar. Si confida che, all’occorrenza, tutto ciò risulterà dall’eventuale scrutinio della magistratura penale e contabile”.
FONTE: Agenzia DIRE