Un tavolo istituzionale sui servizi, o addirittura «un ministero al pari di quello dei Lavori Pubblici». E una legge quadro che renda uniformi le regole del settore, quello dell’igiene, sanificazioni e pulizia, servizi integrati e sicurezza. È l’esigenza sollevata dal presidente di Confindustria servizi Hcfs, Lorenzo Mattioli, nel dibattito pubblico LiFE 2020 che si è tenuto dopo l’assemblea privata della federazione. L’idea della legge quadro è stata recepita dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia: «La mia collaborazione è massima – ha detto – occorre dare al settore un ruolo diverso». Boccia ha partecipato al confronto on line, insieme al vicepresidente di Confindustria per l’Organizzazione, Alberto Marenghi, e i rappresentanti delle cinque associazioni confederate. «Siamo una federazione, rappresentiamo servizi essenziali, abbiamo bisogno di una forte visibilità e ascolto da parte del governo», ha detto il presidente Mattioli, sottolineando il peso di un comparto da 53.500 imprese per 532.500 addetti. Specie nella pandemia «il settore è stato messo a dura prova nel garantire igiene, pulizia, sicurezza e sanificazioni, a fronte di oltre un decennio di riduzione dei costi». Spesso «tagli indiscriminati», ha aggiunto il presidente Mattioli: l’internalizzazione dei lavoratori addetti alla pulizia delle scuole e i tagli alla sanità «hanno evidenziato carenze, sui abbiamo dovuto dare risposta in piena emergenza». Per la federazione è la seconda assemblea e la sua rappresentanza si sta rafforzando: poco tempo fa si è aggiunta l’Anir (ristorazione collettiva), accanto a Anip- Confindustria, Anid, Uniferr e Assosistema. «I servizi sono sempre più importanti all’interno delle dinamiche produttive, abbiamo tutti compreso durante la pandemia quanto siano insostituibili», ha detto Marenghi, sottolineando che il numero uno di Confindustria, Carlo Bonomi, prenderà spunto dalle istanze di Confindustria Hcfs nei prossimi tavoli di confronto. «Nell’utilizzo dei fondi del Recovery Pian è necessario parlare di investimenti, non di sussidi. È la chiave per il futuro, occorre avere senso di responsabilità. Su questi temi il presidente Bonomi non mollerà di un millimetro e lo ha dimostrato dal primo giorno. Gli investimenti sono la chiave per guardare al futuro».
Fonte: Il Sole 24 Ore