29/07/2020 – Riparte dalle scuole, pilastro del futuro di ogni società, il Premio Vivere a spreco zero, annuale vetrina per le buone pratiche di sviluppo sostenibile e prevenzione degli sprechi: messa a dura prova nell’anno della pandemia covid-19, la scuola italiana ha dimostrato, proprio nei mesi più difficili della chiusura delle lezioni in presenza, tanti esempi di buone pratiche capaci di conciliare resilienza e formazione, con sguardo aperto verso il domani. Per questo il lancio del nuovo bando 2020 del Premio Vivere a spreco zero si accompagna all’annuncio dei primi due riconoscimenti speciali dell’8^ edizione, che vanno alla onlus Maestri di Strada guidata dal maestro ed educatore Cesare Moreno, da oltre 20 anni in frontline a Napoli per sostenere la scolarizzazione nei quartieri spesso in disarmo: “per aver lanciato e vinto una sfida virtuale ai giovani e alle famiglie della periferia est della città – dove si rilevano alte percentuali di dispersione scolastica e disagio diffuso – promuovendo un mini diario sullo spreco alimentare domestico che ha acceso una riflessione utile a migliore l’organizzazione della spesa ed evitare sprechi di cibo in casa, affiancato da una iniziativa di coltivazione biologica di orti urbani, sociali e scolastici”. E un secondo riconoscimento 2020 va alla Maestra Francesca Sivieri a fine lockdown aveva promosso iniziative di lettura nelle sedi opportune “open air” di Prato, coinvolgendo i giovani studenti e le loro famiglie in un convivio di educazione alla socialità, alla lettura e agli stili di vita salutari, e quindi in una buona pratica pedagogica rispettosa delle indicazioni normative. I due Premi speciali sono stati annunciati a Roma dal fondatore della campagna Spreco Zero Andrea Segrè, in occasione dell’incontro di presentazione del Premio Vivere a spreco zero 2020, promosso dalla campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero di Last Minute Market, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, insieme all’Anci – Associazione Nazionale dei Comuni italiani, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, Associazione Sprecozero.net e del World Food Programme, e con il sostegno generale di ENI e Federcasse – Emil Banca. Ai progetti di sostenibilità e di educazione alimentare messi in campo da Maestri di Strada e dall’Istituto “Lorenzo Bartolini” di Vaiano – Prato della Maestra Francesca Sivieri andranno due borse di studio erogate dall’artista Veronica Pivetti, la “prof.” più nota e amata della tv italiana, ambasciatrice di buone pratiche 2020 del Premio Vivere a spreco zero. «Vivere a spreco zero è difficilissimo perché viviamo in un mondo di consumismo sfrenato – ha dichiarato Veronica Pivetti – Oggi di regola finiamo per sostituire le cose, non le aggiustiamo più, le buttiamo semplicemente e questo è spreco. E’ una questione globale che riguarda noi tutti. Nelle settimane del lockdown ci siamo dimostrati più sensibili all’ambiente, speriamo che questa nuova propensione venga conservata anche quando la nostra ‘vecchia’ vita riprenderà a pieno regime, cerchiamo di pensare al nostro futuro». «Nell’annus horribilis per il mondo e soprattutto per le scuole, quella italiana in particolare costretta a una lunga chiusura in presenza, vogliamo ricordare che proprio dai banchi di scuola deve partire la rigenerazione culturale in tema di ambiente e sviluppo sostenibile – ha spiegato Andrea Segrè – Ne sono convinti ben 7 italiani su 10 che chiedono l’educazione ambientale nelle scuole (dati Osservatorio Waste Watcher). Bene l’introduzione dell’ educazione civica nei programmi scolastici, per trattare anche lo sviluppo sostenibile:consideriamo opportuna anche l’introduzione di un focus specifico dedicato all’educazione alimentare, da anni oggetto di richiesta da parte della nostra campagna, e da parte dei cittadini. Per questo da settembre 2020 partirà la nostra nuova iniziativa: 7 ore da non sprecare, per chiedere di fare educazione alimentare in classe e formare cittadini capaci di rapportarsi al cibo e alla sua fruizione». «Il grande merito della campagna Spreco Zero è stato di aver tenuto accesi i riflettori su un tema per molto tempo sottovalutato, influenzando in maniera determinante la politica, l’informazione, le imprese della filiera agro-alimentare e la percezione del fenomeno da parte dei cittadini – riconosce Ivan Stomeo, delegato ad Anci Energia e Rifiuti e sindaco di Melpignano – La crescente attenzione verso il tema dello spreco alimentare si è tradotta – ricorda Stomeo – in molte iniziative promosse e attuate sia da soggetti pubblici che privati: penso agli innumerevoli progetti avviati dai Comuni per il recupero delle eccedenze o la riduzione degli sprechi nella ristorazione scolastica; o alle decine di iniziative per la diffusione del doggy-bag/family bag nella ristorazione commerciale. Certamente c’è ancora molto da fare, ma è stato innescato un percorso virtuoso che nei prossimi anni sarà sempre più sostenuto dall’impegno di un numero crescente di Comuni», ribadisce il delegato Anci. «Come Associazione collaboriamo in modo convinto al premio e alla campagna nazionale Spreco Zero, che riflettono in modo fedele l’attività che svolgiamo con i Comuni, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente – sottolinea il Segretario generale dell’Anci Veronica Nicotra – Le amministrazioni comunali sono sempre in prima linea per combattere lo spreco alimentare, un’emergenza che – aggiunge Nicotra – va fronteggiata sia con iniziative concrete come questa, che con un lavoro educativo e di valorizzazione delle ‘buone pratiche’ realizzate nei territori».
IL PREMIO VIVERE A SPRECO ZERO 2020
Nel 2019 la FAO ha stimato che viene perso il 13,8% delle commodity a livello mondiale. Solo in Europa ogni anno, una stima pubblicata dalla Commissione sottolinea come nei 27 Stati membri, 89 milioni di tonnellate di cibo vadano sprecati. Contrastare le perdite e gli sprechi alimentari risulta essere una grande sfida per la sostenibilità e nel 2020 si intreccia strettamente alle implicazioni della pandemia covid-19. «La sensibilizzazione sui temi dello spreco di cibo e dell’educazione alimentare passa anche e soprattutto attraverso gli esempi concreti di buone pratiche – ha spiegato il curatore scientifico del Premio, Luca Falasconi – Conoscere, valorizzare e promuovere questi esempi è un passo determinante verso la riduzione degli sprechi alimentari e una maggiore consapevolezza dei cittadini nell’approccio al cibo, dall’acquisto alla sua conservazione». Il Premio Vivere a spreco zero è un contest annuale rivolto ad enti pubblici, imprese, scuole e cittadini, dedicato alle azioni e ai progetti innovativi potenzialmente replicabili, centrati sulla riduzione degli sprechi e sull’uso efficiente delle risorse. Ambassador 2020 di Buone Pratiche è l’artista Veronica Pivetti, che interverrà alla cerimonia di premiazione, organizzata dalla campagna Spreco Zero in sinergia con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: si svolgerà – possibilmente in presenza – nel mese di novembre 2020, in sede istituzionale, in ottemperanza alle norme di sicurezza previste a seguito della pandemia covid – 19. Qualora le condizioni sanitarie generali non lo rendessero possibile, la premiazione avverrà in streaming in modalità digitale. Ci si potrà candidare entro il 15 settembre 2020 attraverso upload diretto della propria proposta/progetto sul sito sprecozero.it I cittadini potranno anche twittare le loro buone pratiche, sempre entro il 15 settembre 2020, utilizzando l’hashtag #sprecozero. Quest’anno sono previste 10 differenti categorie: Amministrazioni Pubbliche, Imprese, Scuole, Cittadini, InnovAction per i progetti di maggiore innovatività e le sezioni speciali Produzione Ortofrutticola e Mobilità sostenibile, accanto a tre nuove categorie: Biodiversità, che riprende la priorità ambientale dell’anno indicata dalle Nazioni Unite; Dieta Mediterranea, che valorizza i progetti di educazione alimentare; Pagine di sviluppo sostenibile, per il miglior saggio dedicato alla divulgazione della sostenibilità uscito fra luglio 2019 e il 27 luglio 2020. La Giuria del Premio Vivere a Spreco Zero è composta da quattro giornalisti di riferimento in tema di sostenibilità: sono Antonio Cianciullo, Massimo Cirri, Marco Fratoddi e Roberto Giovannini, affiancati dal fondatore Spreco Zero Andrea Segrè, dal curatore del Premio Luca Falasconi, dalla coordinatrice della campagna Spreco Zero Daniela Volpe, dai rappresentanti delle aziende partner che supportano l’edizione in corso. Le terne finaliste saranno proclamate il 16 ottobre 2020, Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Il bando è consultabile sul sito sprecozero.it Il Premio Vivere a spreco zero 2020 è sostenuto da un ampio pool di enti e imprese attente allo sviluppo sostenibile, supporters della campagna Spreco Zero, ciascuno abbinata ad una categoria: Enti pubblici – Alce Nero, Imprese – Conapi Mielizia, Scuole – Conad, Associazioni e Cittadinanza attiva – Camst, Cittadini – Giòstyle, InnovAction – Hera, Dieta Mediterranea – Assomela, Biodiversità – Natura nuova, Pagine di sostenibilità – ENI, Produzione Ortofrutticola – UNITEC, Mobilità sostenibile – Gruppo Morini.
I DATI SULLO SPRECO IN ITALIA, OSSERVATORIO WASTE WATCHER 2020.
Intanto l’asticella dell’attenzione per la questione spreco si è decisamente alzata, sempre secondo il monitoraggio Waste Watcher 2020: il 68% degli italiani si dichiara molto più attento e sensibile oggi al tema della prevenzione dello spreco domestico del cibo, e un italiano su due ringrazia per questo la veicolazione di dati sui comportamenti e le abitudini alimentari. Il 53% degli italiani si dichiara in prima linea nella raccolta differenziata e il 50% degli intervistati ritiene si debba guardare innanzitutto alla prevenzione dello spreco alimentare. Mentre il 40 % si dichiara disponibile ad aiutare il pianeta attraverso la riduzione dei consumi idrici ed energetici, e il 37% attraverso spostamenti a piedi, in bicicletta, in monopattino. Essenziali si confermano le etichette, punto di riferimento per il 64% dei consumatori come garanzia di sicurezza al momento dell’acquisto, mentre 1 italiano su 2 (51%) attribuisce valore alla stagionalità dei prodotti. Il costo dello spreco settimanale medio in Italia è di EUR 4,90 per nucleo familiare nel 2020 – dati Waste Watcher – per un costo totale di ca 6,5 miliardi EUR nelle case italiane (fonte Istat: n.° 26.081.199 famiglie), spesso legato all’eccesso di cibo acquistato o cucinato (nel 73% dei casi). Un italiano su 10 fa la spesa ogni giorno (11%) ma la maggior parte degli italiani la pratica settimanalmente (37%) oppure 2/3 volte alla settimana (32%).
2020, VERSO LA 1^ GIORNATA INTERNAZIONALE SUGLI SPRECHI E LE PERDITE ALIMENTARI
Il Premio Vivere a spreco zero celebra la prima Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari (International Day of Awareness for Food losses and waste), indetta per il 29 settembre 2020 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per sostenere un obiettivo portante dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Proprio in occasione della Giornata sarà proclamato il primo vincitore del Premio, quello per la categoria “Dieta mediterranea”, che riconoscerà il migliore progetto di educazione alimentare promosso per valorizzare il sistema nutrizionale più efficiente, dal punto di vista della limitazione degli sprechi, per l’intero processo di produzione, distribuzione e consumo. La Dieta Mediterranea si ispira ai modelli alimentari diffusi nei Paesi del bacino mediterraneo che condividono la disponibilità degli stessi alimenti, nel rispetto di differenze etniche, culturali, religiose, economiche e di produzione agricola. Nel 2010 la Dieta Mediterranea è stata inserita dall’UNESCO, su iniziativa italiana, nella Lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità.
Fonte: Lastampa.it