Castelvetro (MO), 17/01/2020 – L’istituto “Emilio Biazzi”, la struttura protetta Ipab di Castelvetro, verrà riqualificato sotto l’aspetto energetico nei prossimi mesi. «Avevamo la necessità di rinnovare diversi aspetta della nostra struttura – ha dichiarato il presidente del Biazzi, Silvio Bossi – il vecchio e obsoleto sistema di riscaldamento sta terminando la sua storia, così come il non più efficace sistema di raffrescamento. Siamo anche nella necessità di riqualificare la qualità e quindi la salubrità dell’aria all’interno della struttura e ormai è giunta l’ora di adeguare alle ultime tecnologie anche l’impianto di illuminazione. Ci siamo chiesti come poter far fronte a tutte queste esigenze che comporterebbero una spesa onerosa. La soluzione è arrivata affidandoci ad una ditta esterna, che già opera nel settore energetico, e che già era nostro fornitore per i servizi di manutenzione degli impianti, si tratta della ditta Siram». L’accordo tra l’istituto Biazzi e la Siram, che era rappresentata dal commerciale Andrea Barocelli, prevede la formula collaborativa del “Partenariato pubblico privato”. L’accordo prevede che per i prossimi 15 anni l’istituto versi a Siram l’importo che normalmente spende in bollette, circa 170 mila euro e, la Siram si farà carico di tutti i lavori, per una spesa di circa 600 mila euro, andando però a risparmiare sui consumi, visto l’efficientamento degli impianti, e rientrando negli anni dell’investimento fatto. Inoltre, la Regione Emilia-Romagna, ha spiegato il sindaco Luca Quintavalla: «Ha messo a disposizione un finanziamento di circa 150mila euro finalizzato proprio a riqualificare gli impianti energetici. I lavori dureranno circa tre mesi ma, nell’ottica di portare il minor disagio possibile verso gli ospiti, potrebbero anche allungarsi, interessando ogni volta piccole porzioni dell’edificio. Questa riqualificazione energetica porterà anche una minor emissione di Co2 nell’aria». Erano presenti all’incontro di presentazione anche l’assessore al sociale di Castelvetro Chiara Bruni e la direttrice dell’istituto Biazzi, Cristina Tinelli.
Fonte: Libertà
