CONEGLIANO, 13/09/2019 – Niente mensa agevolata per i figli se in famiglia c’è un beneficiario del reddito di cittadinanza: contro questa clausola il Movimento 5 Stelle è pronto a fare le barricate in consiglio comunale e cerca alleati. Non sono sfuggiti, al gruppo consiliare pentastellato, i requisiti d’accesso stabiliti dalla giunta Chies per l’acquisto a prezzo agevolato di buoni pasto per la mensa scolastica. L’avviso è stato pubblicato nei giorni scorsi e riprende i contenuti di una delibera di giunta del 5 settembre con la quale il Comune intende favorire anche nel 2019/20 il diritto allo studio e sostenere il ruolo genitoriale dei nuclei familiari in situazione di maggiore disagio socio-economico, consentendo loro di acquistare buoni pasto per la mensa scolastica ai prezzi agevolati di 1,66 euro a pasto nelle scuole d’infanzia e primarie e di 2,45 euro nelle medie. Potranno presentare le domande solo le famiglie in possesso di cinque requisiti. I primi quattro sono la residenza in città da almeno tre anni, la cittadinanza italiana oppure il diritto/permesso di soggiorno per stranieri, l’Isee non superiore a 6.669,13 euro e l’assenza di debiti nei confronti del servizio di ristorazione scolastica. C’è poi il requisito che non è andato giù al M5S: nessun componente del nucleo familiare, si legge nell’avviso, deve essere «beneficiario del reddito di inclusione o del reddito di cittadinanza alla data di presentazione della domanda».
«È una discrepanza assai grave tuona il capogruppo pentastellato in consiglio comunale Alberto Ferraresi si escludono dall’acquisto dei buoni mensa agevolati famiglie che già percepiscono il reddito di inclusione o cittadinanza, non considerando che chi beneficia di questi aiuti è in seria difficoltà economica. Il Movimento 5 Stelle non può accettare una così evidente discriminazione e valuterà l’opzione di cambiare questa regola in consiglio comunale, coinvolgendo tutta l’opposizione e tutti coloro i quali dimostreranno un po’ di buonsenso».
Come si comporterà in aula consiliare il Pd, che a Roma è da pochi giorni alleato di governo dei Cinque stelle? Il capogruppo Dem Alessandro Bortoluzzi attende di leggere nella sua interezza l’avviso del Comune ma una prima idea se l’è fatta: «Vorrei sentire le spiegazioni di chi ha deciso questi requisiti. O mi sfugge qualcosa di raffinatissimo oppure sembra anche a me che ci sia una certa sospettosità, o ancora si ritiene che chi ha il reddito di cittadinanza sia già abbastanza munificato. Non vorrei che questa amministrazione facesse ancora una volta la forte con i deboli».
Fonte: Il Gazzettino, Treviso