CAPANNORI, 05/08/2019 – Panino da casa per la pausa pranzo a scuola: sta per scattare la mobilitazione dei genitori. Il Comitato Mensa Capannori commenta la sentenza della Corte di Cassazione sul caso degli studenti di Torino che non potranno più portarsi il panino preparato a casa in mensa. È la fine di una lunga battaglia legale che con questa sentenza riporta la situazione indietro nel tempo, al 2017? Per il comitato capannorese, riprendendo quanto sostenuto dal Comitato CaroMensa di Torino (da cui è partita la battaglia legale), non è così: «Come scrive anche la Corte di Cassazione, il diritto al pasto da casa non è un diritto assoluto ma è un diritto sociale all’istruzione condizionato alle scelte legittime dei dirigenti scolastici. Visto che la coesistenza del pasto da casa con il servizio comunale è stata per tre anni gestita serenamente in tutte le scuole non esistono ragioni logiche e giuridiche per fare un passo indietro».Da qui l’appello ai genitori a mobilitarsi e a pretendere il mantenimento della stessa organizzazione del tempo mensa, il tutto attraverso una mail da inviare all’ufficio scolastico regionale e alla segreteria dell’istituto frequentato dal figlio: «Esaminata con attenzione la sentenza delle sezioni unite della Corte di Cassazione e constatato il profondo contrasto con l’altrettanto importante sentenza del 3 settembre 2018 del Consiglio di Stato, formulo la presente al fine di manifestare la mia ferma intenzione di far esercitare a mio figlio il diritto all’autorefezione». Un testo standard dove si sottolinea anche il diritto dei genitori alla partecipazione al procedimento amministrativo per individuare una soluzione rispettosa delle leggi, ma che faccia coesistere i pasti di preparazione domestica con il servizio di ristorazione collettiva».
Fonte: Il Tirreno Ed. Lucca