Un pasto sano per tutti: quanto costa estendere il servizio mensa nelle scuole italiane?

Fonte: Save the Children

Il futuro dell’Italia passa anche dalle scuole, e il servizio mensa scolastica è uno degli strumenti chiave per garantire l’uguaglianza e il benessere dei nostri bambini. Questo è il messaggio centrale del nuovo Policy Paper, un documento di analisi e proposte, realizzato in collaborazione con l’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani (OCPI), che si concentra sull’impatto del servizio mensa scolastica e su come estenderlo per garantire pasti sani a un numero più ampio di studenti.

Ma cosa significa esattamente “Policy Paper”? Si tratta di un documento strategico che presenta una panoramica approfondita su una questione di politica pubblica, proponendo soluzioni basate su analisi economiche e sociali. In questo caso, il documento esplora il costo e i benefici di estendere il servizio mensa scolastica gratuito a una platea di alunni più ampia rispetto a quella che attualmente ne usufruisce.

La situazione attuale: dati allarmanti sul benessere dei minori

L’analisi parte da un quadro preoccupante. Nel 2022, il 13,4% di bambini e adolescenti italiani viveva in condizioni di povertà assoluta, con tutte le conseguenze che questo comporta. Un aspetto particolarmente critico è quello legato alla nutrizione: un bambino su 20 soffre di povertà alimentare, mentre circa tre su dieci sono sovrappeso o obesi. Questo dimostra che, da un lato, molti bambini non hanno accesso a cibo sufficiente, e dall’altro, coloro che lo hanno non sempre seguono una dieta equilibrata.

In questo contesto, il servizio mensa nelle scuole emerge come uno strumento cruciale non solo per favorire il prolungamento del tempo pieno, ma soprattutto per garantire a tutti i bambini, in particolare quelli più vulnerabili, almeno un pasto sano e bilanciato al giorno. La mensa scolastica diventa così una leva di equità sociale, con il potenziale di migliorare la qualità della vita e le prospettive future dei giovani, riducendo il divario tra chi ha e chi non ha accesso a una corretta alimentazione.

La proposta: estensione progressiva del servizio mensa gratuito

Il Policy Paper non si limita a denunciare le problematiche, ma propone una soluzione concreta e attuabile. Dopo aver analizzato la diffusione attuale del servizio mensa nei vari Comuni italiani, il documento stima quanto costerebbe estendere gradualmente il servizio a una percentuale crescente della popolazione scolastica della scuola primaria, offrendo il pasto gratuitamente.

L’obiettivo non è solo quello di garantire la salute dei bambini, ma anche di alleggerire il peso economico sulle famiglie, soprattutto quelle che vivono in condizioni di povertà. Investire nel servizio mensa significa investire nel futuro: i bambini che mangiano sano crescono meglio, si ammalano di meno e hanno risultati scolastici migliori. Questo tipo di intervento ha effetti positivi a lungo termine sulla salute pubblica, riducendo i costi legati a malattie come obesità, diabete e problemi cardiaci.