Ecco i risultati dello studio e dell’analisi strategica svolta da The European House – Ambrosetti intitolata “Lo stato dell’arte dell’educazione alimentare in Italia e il ruolo della ristorazione collettiva” commissionata da un’azienda leader nel campo del facility management.
Secondo lo studio, il 73% degli insegnanti e l’88% dei genitori conferiscono alla mensa scolastica un ruolo centrale per educare i bambini a mangiare in modo sano ed equilibrato. Nonostante questa premessa però, solo il 49% dei bambini, 1 su 2, ha accesso al servizio della mensa.
Questo perché in Italia non tutti gli edifici scolastici sono dotati di una mensa, con grande divario tra nord e sud. Nel nord Italia, infatti, il 46% delle strutture offre questo servizio ai propri studenti, mentre solo il 21% nel centro, 15% nel sud e 17% nelle isole ne dispone.
Nelle mense scolastiche italiane viene proposta la dieta mediterranea, i cui benefici sono stati scientificamente comprovati, che segue la piramide alimentare alla quale alla base troviamo frutta, verdura e cereali. Purtroppo, però, seppure a scuola i bambini vengono educati a uno stile di vita sano, spesso vengono diseducati dai propri genitori a casa. Solo il 13% delle famiglie intervistate segue una dieta mediterranea.
Secondo l’Ocse, l’Italia, seppur nella classifica mondiale è tra i paesi con le persone più in magre con un tasso di obesità del 9% (il primo paese nella classifica sono gli USA con un tasso del 40%), ci sono sempre più bambini sovrappeso. Il 92% delle famiglie si giustificano riferendo che trovano complicato convincere i propri figli a consumare verdure regolarmente.
Lo studio ha anche verificato il grado di preparazione degli insegnanti sulla tematica dell’educazione alimentare. Il risultato è stato un punteggio medio di 3.4 su 5. Il 16% degli insegnanti intervistati vorrebbe inserire il tema come materia nel programma didattico ufficiale.