Dussmann Service Italia, società che fa capo al colosso tedesco leader nel campo del facility management, ha annunciato a Milano Finanza importanti novità.
Presto ci sarà un cambio al vertice. L’attuale presidente Pietro Auletta, che ha guidato la società per ventidue anni, lascia il suo incarico a fine maggio. A succedergli è Renato Spotti, che manterrà sempre la carica di amministratore delegato, acquisendo anche quella di presidente.
«Quando ho preso le redini della società nel 2000, il capitale sociale era di 3 milioni e registravamo circa 250 milioni di fatturato», ricorda Auletta. Sotto la sua guida il gruppo ha chiuso il bilancio 2021 con 665 milioni di ricavi, diventando una delle società del gruppo Dussmann Service i cui numeri incidono maggiormente.
L’obbiettivo di Dussmann Service Italia è quello di chiudere il 2022 con 700 milioni di ricavi e arrivare a 800 milioni entro i cinque anni. La società è infatti in piena crescita e nonostante la pandemia, che ha messo a dura prova il settore del Facility Management, dal 2018 al 2021 è stata registrata una crescita del 30%.
I 665 milioni attuali derivano principalmente da: 388 milioni dai servizi di pulizia e sanificazione, 239 milioni dai servizi di ristorazione collettiva, 37 milioni dalle manutenzioni e 8 milioni dai servizi restanti offerti dalla società.
Dussmann Service Italia è attualmente presente in tutte le regioni del paese “stiamo lavorando per sub-segmentare i nostri servizi», spiega il presidente Auletta. Mentre per la parte straordinaria «abbiamo ufficio dedicato all’m&a e siamo attenti a tutto quello che si muove sul mercato».
La società di Facility Management ha anche annunciato un aumento di capitale sociale che con il nuovo apporto raggiungerà la quota di 20 milioni di euro.