L’idea nasce nel 2019 da Hoctopus, una start-up di Bra nel cuneese che, grazie a una squadra formata da un mix di giovani neolaureati del politecnico e senior esperti con anni di ristorazione alle spalle, è finalmente pronta per andare sul mercato.
Si tratta del primo ristorante su ruote high-tech, completamente mobile, leggero ed autonomo. Può essere portato ovunque come un food truck ma la sua particolarità è che in pochi secondi può essere trasformato da 2 a 6 metri di lunghezza grazie a doppie aperture automatiche laterali diventando un ristorante con una sala adatta ad ospitare fino a 20 coperti.
A parte l’involucro di base, Hoctopus può essere personalizzato a seconda delle esigenze del cliente. Ha così le potenzialità, oltre che ristorante, di poter diventare un negozio mobile, un dj set, un beauty salon o qualsiasi cosa lo si desideri.
“Per noi è come un figlio, non ci precludiamo niente, lo indirizziamo verso la ristorazione ma il progetto è poliedrico. Saranno i clienti a decidere il suo talento” racconta il presidente di Hoctopus Franco Burdese. “Il nostro sistema permette di affiancare a una cucina professionale ben due salette interne per una piccola attività da 20 coperti. In questo modo i clienti potranno degustare le prelibatezze di uno chef anche nei luoghi più remoti e nascosti, e a pochi centimetri da lui, per un’esperienza su più livelli”.
L’obbiettivo finale è quello di permettere a tutti di vivere i propri hobby facendoli diventare un vero e proprio mestiere con facilità. Hoctopus si può ufficialmente acquistare e in sei mesi viene consegnato al cliente completamente personalizzato. La start up ha annunciato che presto daranno il via anche alla possibilità di noleggiare il mezzo.