I servizi prima appaltati all’interno dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza erano tre: pulizie, inservientato e Oss. Tutti questi tre servizi sono stati vinti in appalto dalla società Cooperservice per 5 milioni di euro l’anno che per coprirli contava su novanta inservienti e quaranta nuovi assunti operatori socio-sanitari tramite concorso. Coopservice, oltre che l’ospedale dell’Annunziata, segue le strutture di tutta la Calabria e tutta la Sicilia.
L’appalto di Coopservice è scaduto nel 2019 per poi essere rinnovato fino al 31 di ottobre 2021. Siamo quindi alle porte della scadenza e nonostante l’ospedale avesse firmato un accordo con il Consip, la cui missione aziendale è quella di rendere più efficiente e trasparente l’utilizzo delle risorse pubbliche, fornendo alle amministrazioni strumenti e competenze per gestire i propri acquisti, l’ospedale dal 1° novembre si ritroverà a pagare la stessa somma per servizi ridotti.
Dal 1° novembre, infatti, Coopservice manterrà attivo solo il servizio di pulizie mentre verranno a meno gli altri due servizi tra cui il trasporto degli ammalati, provette biologiche e ritiro delle sacche di sangue. Costi aumentati e servizi diminuiti, quindi, per un ospedale che ha già esigue disponibilità economiche.
Molti operatori che svolgevano altre mansioni verranno quindi dirottati nei servizi di pulizia. Per coprire le figure che sono rimaste scoperte l’ospedale sta cercando di organizzarsi su come coprire i turni di notte e i servizi di mattina. Una possibile idea è quella di accorpare alcuni reparti per risolvere il problema su queste attività.