La Festa dell’educazione alimentare a scuola
L’educazione alimentare dev’essere “un impegno di fondamentale importanza per la nostra vita e per il futuro”. A pronunciare queste parole è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, davanti agli studenti di tutta Italia in visita alla Tenuta presidenziale di Castelporziano, in occasione della prima Festa dell’educazione alimentare a scuola, promossa da Coldiretti. L’11 giugno 2021, a conclusione di un anno scolastico travagliato, segna così l’ennesimo segnale di responsabilità e apertura istituzionale verso un tema quanto mai cruciale per il futuro delle nuove generazioni, che imparando a mangiare bene possono diventare cittadini più responsabili, comprendere l’importanza di avere cura del Pianeta, mantenersi in salute, socializzare e scoprire gli altri a tavola. A questo proposito, di recente, è ripreso alla Camera il dibattito sulla necessità di riformare le mense scolastiche, con l’obiettivo di renderle servizio pubblico essenziale, anche in quanto momento fondamentale nel percorso di educazione alimentare da intraprendere a scuola. All’inizio del 2020, invece, risale il disegno di legge presentato in Senato da Anna Maria Bernini, senatrice di Forza Italia, per chiedere l’introduzione dell’educazione alimentare come materia di studio nei programmi scolastici delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. L’articolo 1 del testo, attualmente fermo alla fase di avvio dell’iter legislativo, sottolinea come sia indispensabile “per chi si occupa in prima persona dell’istruzione dei bambini, impartire lezioni mirate a individuare particolari tematiche riguardanti gli aspetti sociali e culturali legati all’alimentazione, ovvero impartire lezioni che evidenziano i rischi connessi all’obesità”. Problema, quest’ultimo, da arginare con impellenza: quasi un bambino italiano su tre (30%) è obeso o in sovrappeso con una tendenza aggravata dalla pandemia, sottolinea l’ultimo rapporto di Coldiretti. E “la qualità della vita dei nostri bambini e delle nostre famiglie inizia a tavola“, continua l’associazione.
Educare alla buona alimentazione
L’incontro a Castelporziano, celebrato per aprire ufficialmente la stagione estiva dei campi scuola nelle fattorie didattiche italiane, è quindi un ulteriore piccolo passo per ribadire l’opportunità di favorire per davvero un cambio di prospettiva, mettendo la scuola al centro di questa rivoluzione. Frutto di un accordo tra il Ministero dell’Istruzione e Coldiretti, la Festa dell’educazione alimentare a scuola vuole incentivare un percorso didattico fondato sui valori della sana alimentazione, della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, che ha ricevuto il plauso del titolare del Mipaaf Stefano Patuanelli e del Ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuti all’incontro accanto al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e all’ex ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, oggi Consigliere speciale e Vice Direttore generale aggiunto della FAO. L’obiettivo è quello di formare consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti, per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea, ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura, aggravato dal Covid.
Estate in fattoria didattica
Soddisfazione anche da parte di Ettore Prandini, presidente Coldiretti, confortato dall’entusiasmo con cui i ragazzi presenti a Castelporziano hanno accolto gli allestimenti della festa, ospite per questa prima edizione della tenuta presidenziale alle porte di Roma. Nella fattoria didattica immaginata per l’occasione, gli studenti hanno scoperto da vicino il mondo delle api, visitato l’orto sensoriale e appreso i benefici della pet therapy con gli asini. Per tutta l’estate, le fattorie didattiche saranno aperta per attività disparate, all’insegna della buona alimentazione: i piccoli ospiti impareranno a cucinare nella tenda dei cuochi contadini, giocheranno a fare la spesa, mungeranno le mucche nella stalla della biodiversità che ospiterà gli animali salvati dall’estinzione nelle fattorie italiane. E tutta la Penisola è percorsa da una rete di fattorie didattiche gestite da Coldiretti, che vogliono rappresentare un valido supporto alle famiglie per organizzare vacanze divertenti e all’aria aperta per i più piccoli: “Sono oltre 3 mila” spiega l’associazione “le fattorie didattiche nelle campagne italiane che possono accogliere durante l’estate i bambini in sicurezza con attività ricreative ed educative a contatto con la natura nei grandi spazi all’aria aperta, nel pieno rispetto delle norme anti Covid”.
Fonte: Gambero Rosso