Torino, 10 maggio 2021 – Il Consiglio di Stato sospende in via cautelativa l’aggiudicazione della gara regionale centralizzata per l’affidamento dei Servizi di pulizia, sanificazione e servizi accessori, a ridotto impatto ambientale per le Aziende del Servizio Sanitario della Regione Piemonte e per l’Azienda USL Valle d’Aosta indetta dalla Società di committenza della Regione Piemonte, S.C.R. Piemonte S.p.A.

Il Consiglio di Stato con l’ordinanza n. 2370/2020 ha accolto le domande cautelari incidentali presentate, disponendo di fatto la sospensione dell’intera procedura di gara ritenendo fondate le motivazioni delle aziende escluse secondo le quali “l’insieme delle censure dedotte palesa […] possibili significative alterazioni del regolare svolgimento della procedura ad evidenza pubblica in esame”. Le contestazioni mosse prima tramite ricorso al TAR – rigettato – e successivamente con appello cautelare su ordinanza al Consiglio di Stato – accolto – riguardano principalmente le modalità con le quali sono state valutate le offerte, ritenute superficiali ed eccessivamente frettolose, e chiedendo dunque la sospensione dell’aggiudicazione e l’annullamento della gara.

In sede di Consiglio di Stato si rileva inoltre che “a fronte della perdurante incertezza circa la valutazione tecnica delle offerte ed anche in relazione all’emergenza sanitaria in atto, nella ponderazione fra i confliggenti interessi sembra dover prevalere, rispetto alle pur legittime esigenze di risparmio economico-finanziario dedotte dall’Amministrazione, l’interesse pubblico generale alla continuità ed adeguatezza del servizio di pulizia e sanificazione delle strutture ospedaliere e sanitarie interessate, a tutela del diritto alla salute dei pazienti del servizio sanitario pubblico”.

Ora spetta al TAR esprimere il giudizio di merito, in seguito al quale la gara potrebbe essere annullata. O, in alternativa, la stazione appaltante può decidere di revocare in autotutela la procedura e procedere con successiva nuova riedizione della stessa. Peraltro, sull’aggiudicazione della gara pende un esposto alla procura della Repubblica di Torino che ha aperto un fascicolo sull’appalto in questione, aveva già aperto un fascicolo e le indagini condotte dal pubblico ministero Giovanni Caspani

La decisione odierna del Consiglio di Stato rappresenta in ogni caso un argine alla macelleria sociale che si sarebbe sicuramente verificata a seguito dei forti sconti proposti dalle ditte aggiudicatrici, tra cui ad esempio Markas per il lotto 5 con un ribasso sulla base d’asta di oltre il 30%.