Alfredo Romeo ci riprova. L’impresa del re delle pulizie arrestato per la presunta corruzione di un funzionario Consip nel 2017 (scarcerato poco dopo e ora in attesa di giudizio) è stata ammessa alla seconda fase della gara FM per la pulizia e manutenzione dei grandi immobili pubblici indetta proprio dalla Consip. “Il concorrente – Romeo Gestioni Spa – è stato verificato con esito positivo” si legge nel provvedimento di Consip che ha disposto l’ammissione alla seconda fase della gara il 6 ottobre scorso. Romeo Gestioni Spa, controllata da Alfredo Romeo mediante la sua Romeo Partecipazioni, ha ricominciato a partecipare alle gare di pulizie Consip in corso e ora punta al colpo grosso: la gestione e pulizia dei grandi immobili pubblici. Nonostante Romeo sia a processo per corruzione di Marco Gasparri, ex funzionario Consip che ha patteggiato 20 mesi di pena e nonostante abbia appena ricevuto un avviso chiusura indagini per turbativa di gara e traffico di influenze (con Tiziano Renzi e altri) per la FM4, cioé la mega-gara relativa sempre ai palazzi pubblici.
La gara FM Grandi Immobili, indetta nel dicembre 2019, vale appalti per un miliardo e 16 milioni, suddivisi in 24 lotti. La FM4 del 2014 non è ancora aggiudicata per gran parte dei lotti proprio per le indagini penali e amministrative. La gara indetta a fine 2019 mette in palio un accordo quadro, non una convenzione esclusiva, come nella FM4. Chi vince insomma dovrà spartire il lotto con gli altri classificati dietro di lui.
Sull’ammissione di Romeo, la Consip spiega: “Si tratta di una prima verifica ‘light’ della documentazione amministrativa, basata su tre parametri: la corretta compilazione dell’istanza; il pagamento della garanzia provvisoria e il contributo CIG. I requisiti morali di partecipazione saranno oggetto di una valutazione successiva ristretta ai soggetti che passeranno la fase di selezione della busta B e C. Nella gara FM Grandi Immobili, infatti, abbiamo applicato per la prima volta il principio dell’inversione delle buste, in accordo con Anac e Antitrust, come previsto dalle nuove disposizioni”. L’inversione delle buste mira a risparmiare tempo facendo le verifiche solo sui ‘vincitori’. Risultato: se Romeo avesse offerto prezzi e condizioni migliori dei concorrenti, Consip dovrà valutare i requisiti morali prima di aggiudicare. Nella gara FM4 (quella per la quale Alfredo Romeo è indagato con il padre dell’ex premier Renzi) Romeo Gestioni fu esclusa da Consip. Non è detto che succeda ancora. La verifica dovrà infatti essere rifatta alla luce dei cambiamenti eventualmente intervenuti. In teoria la società potrebbe avere attuato misure di ‘cleaning’, cioè di pulizia interna, nei suoi assetti, sufficienti per Consip.
Dopo tre anni e mezzo dal suo arresto peraltro che non c’è una condanna, nemmeno in primo grado su Romeo. L’effetto combinato della nuova gara e dello stop della vecchia potrebbe essere paradossale: la gara FM4 per molti lotti non è stata aggiudicata e così le amministrazioni hanno prorogato gli appalti ai vincitori della precedente FM3.
Romeo aveva vinto per esempio il lotto più ambito di FM3, quello del centro di Roma. Nella graduatoria provvisoria della FM4 invece Romeo aveva perso quel lotto, il 10. Per sua fortuna però questo stesso lotto è uno di quelli non aggiudicati da Consip perché anche i rivali sono incappati nella scure dell’Antitrust. Risultato: Romeo continua a pulire il palazzo di giustizia di Roma, compresi gli uffici dei pm che lo hanno fatto arrestare. Ovviamente Romeo partecipa anche stavolta nel lotto Roma centro e – se vincesse – nel 2021 potrebbe subentrare a se stesso.
Fonte: Il Fatto Quotidiano