Coinvolti circa 40 mila studenti tra infanzia, primarie e medie.
Torino, 23/09/2020 – Molti bambini consumeranno il pasto nell’aula di lezione, ma per il resto la mensa sarà quella di sempre nell’anno della convivenza con la pandemia: sono 217, oltre ai nidi e alle scuole dell’infanzia comunali, le scuole del primo ciclo che stanno fruendo o fruiranno a partire dai prossimi giorni (la maggior parte dal 28 settembre) del servizio di ristorazione scolastica: si tratta di 74 scuole dell’infanzia statali, 109 primarie, 34 scuole medie che accolgono una popolazione di circa 40.000 bambini e ragazzi. Lo scorso anno le scuole medie erano 47: la differenza è legata alla rimodulazione dell’orario settimanale di lezione, distribuito su 5 giorni, dalle 8 alle14, senza più i rientri pomeridiani per ridurre al minimo le operazioni di ingresso e uscita dagli edifici, complicate dalle norme anti-Covid. “Si tratta – spiega l’assessora all’Istruzione Antonietta Di Martino – di una soluzione emergenziale che non esclude il ripristino della precedente organizzazione se le condizioni lo permetteranno”. La riorganizzazione degli spazi per consentire il giusto distanziamento tra gli alunni fa sì che in 69 scuole i pasti siano consumati in refettorio, che 59 scuole abbiano adottato una soluzione mista con pasti in refettorio e in aula, mentre altre 15 utilizzano esclusivamente le aule.
Pasto domestico
Le elementari e le medie usufruiranno del pasto veicolato con il “sistema legame fresco – caldo”, non sono previsti lunch box e monoporzione. Per i nidi e scuole dell’infanzia è confermata la mensa fresca. Quanto al pasto domestico, sono per ora 71 le scuole dove non è ammesso e 72 quelle in cui è ammesso. “Ma per avere il quadro definitivo dobbiamo attendere le decisioni dei consigli d’istituto. Come lo scorso anno chiederemo la collaborazione dell’Ufficio scolastico territoriale per conoscere il numero effettivo degli alunni che consumano il pasto domestico”, spiega Di Martino. Il Comune, infatti, non può distinguere tra chi va a casa per pranzo e torna, e i fruitori del pasto domestico, mentre l’amministrazione scolastica ripeterà ripeterà il monitoraggio fatto nel 2019.