MILANO, 17/12/2019 – “Ancora inascoltate nonostante gli appelli lanciati anche al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, le aziende del settore sono costrette a mobilitarsi per chiedere a gran voce di fermare il processo di internalizzazione dei Servizi di pulizia nelle scuole attualmente in corso. Per questo, in via straordinaria per le aziende, oggi si è tenuta una mobilitazione per sensibilizzare istituzioni ed opinione pubblica. Sono stati chiamati a partecipare rappresentanti del settore, imprenditori, dirigenti, lavoratori delle aziende di pulizia Italiane, utenti e cittadini. In un momento storico estremamente delicato siamo costretti a far sentire la nostra voce direttamente dalla piazza, in maniera inconsueta per noi, ma l’emergenza ci spinge a farlo”. Lo dichiara in una nota ANIP-Confindustria, l’associazione nazionale delle imprese di pulizia aderenti a Confindustria, che ha indetto oggi (17 dicembre p.v.) una mobilitazione per contestare l’internalizzazione dei servizi di pulizia nelle scuole.
“L’internalizzazione – spiega l’associazione – creerà una platea di oltre 5mila disoccupati, costringerà le imprese a pagare una tassa per i licenziamenti voluti dallo Stato, creerà caos nelle scuole costringendo i dirigenti ad occuparsi anche di acquisti e pulizie, senza dimenticare l’incertezza su chi si occuperà delle pulizie a partire dal primo gennaio 2020”.