ROVIGO, 14/12/2019 – Nove addetti alle pulizie e alle piccole manutenzioni nelle scuole della provincia perderanno il lavoro il 31 dicembre. Sono dipendenti di Rekeep, ex Manutencoop, società di Zola Pedrosa (Bologna) che termina il servizio che verrà d’ora in poi svolto internamente. Dunque è il loro attuale datore di lavoro a lasciarli a casa solo formalmente. Il motivo è da ricercare altrove. Queste 9 persone non hanno i requisiti per fare domanda di assunzione a tempo indeterminato per le medesime mansioni che svolgono al ministero della Pubblica Istruzione: licenza media, almeno 10 anni di esperienza e assenza di carichi penali pendenti. Infatti una legge che entrerà in vigore il primo gennaio va ad incidere sul lavoro di 37 persone che attualmente prestano servizio tra l’Istituto comprensivo di Castelmassa, Polesella, Rovigo1, 2, 3, 4, Adria 2, al De Amicis di Rovigo, al liceo di Adria, al Roccati e al Paleocapa di Rovigo, e al polo tecnico di Adria. Di questi 37 ben 9 non hanno i requisiti e sono fuori dai giochi. Per gli altri invece c’è da compilare una domanda online e da candidarsi per il posto pubblico a tempo indeterminato. Per quanto riguarda i numeri, in Triveneto sono circa 630 le persone impegnate nei servizi per le scuole e in base ad un stima (che necessariamente considera solo il requisito dell’anzianità aziendale) le persone non aventi diritto all’internalizzazione sarebbero circa 190. Sostanzialmente la maggioranza lavora in Veneto: 571 il numero di persone impegnate di cui 171 senza requisiti. In provincia di Venezia 251 di cui 54 senza requisiti, a Padova 41 di cui 18 senza, a Treviso 145 le persone di cui 34 senza, a Verona: 75 le persone di cui 44 senza, a Vicenza 22 le persone di cui 12 senza. Rekeep fa sapere che alla luce di una serie di simulazioni, ben il 42 per cento delle circa 16 mila persone impegnate in Italia nei servizi di pulizia scolastici potrebbero non essere in possesso dei requisiti richiesti dal Miur. In particolare, tra i dipendenti Rekeep (una delle tante società di servizi) è stato calcolato che 840 persone rischiano di rimanere senza un impiego. Rekeep fin dall’avvio del dibattito parlamentare relativo alle nuove disposizioni, fa sapere di aver cercato in tutte le sedi di fare tutto quanto in suo potere, compreso l’ottenimento dell’attivazione di un tavolo di crisi presso la presidenza del consiglio dei ministri, affinché i propri dipendenti e, in generale tutti i lavoratori dei servizi di pulizia delle scuole, potessero vedere garantito il proprio posto di lavoro. Non sarebbe però arrivato alcun segnale positivo dal governo, costringendo così Rekeep, così come tutte le altre società del settore, in assenza di modifiche, ad aprire le procedure di licenziamento.
Fonte: Il Resto del Carlino