CIBO: Cena di solidarietà, donati più di 425 “pasti sospesi” in un mese

Parma – “Un pasto sospeso” iniziativa di solidarietà voluta da CAMST e Cucine Popolari si conclude con un risultato che testimonia una grande prova di solidarietà: nei due ristoranti self-service di Bologna, il C’entro (in via Indipendenza 45) e il Bass’Otto (in via Ugo Bassi 8) sono stati donati 425 pasti sospesi in un mese. La cena di solidarietà si terrà il 3 luglio presso il ristorante self-service il Bass’Otto – ex mensa del popolo di Bologna nel secondo dopoguerra – e sarà organizzata con la collaborazione delle Cucine Popolari. Le persone che parteciperanno alla cena saranno gestite direttamente dall’associazione di Roberto Morgantini che da anni si impegna per donare pasti alle persone in difficoltà sul territorio. Francesco Malaguti, presidente di Camst: “Grazie alla generosità di tutti abbiamo raggiunto un risultato straordinario che è andato oltre le nostre aspettative. Avevamo l’obiettivo di organizzare una cena per circa 200 persone e invece abbiamo raddoppiato il numero: le cene saranno due, la prima il 3 luglio e la seconda seguirà dopo l’estate. Come azienda di ristorazione sentiamo particolarmente il dovere di contribuire ad alimentare un circolo virtuoso di solidarietà, per rendere sempre più accessibile il cibo da parte di chi si trova in condizioni di disagio sociale. Questa collaborazione con le Cucine Popolari rafforza questo nostro impegno nella costruzione di una società sempre più inclusiva e sostenibile socialmente”. Roberto Morgantini delle Cucine Popolari: “E’ il caso del “Un pasto sospeso”, frutto di una entusiasmante collaborazione nata tra le Cucine Popolari e una della aziende più importanti della ristorazione: CAMST. E’ entusiasmante riscontrare come, in pochissimi giorni, la volontà dei numerosi avventori di uno dei luoghi storici della ristorazione di Bologna: il Bass’Otto, e il C’entro siano riusciti a far registrare numeri importanti di solidarietà al fine di poter offrire un pasto ai meno abbienti della città. Grazie soprattutto alla presidenza della CAMST , nella persona di Francesco Malaguti, e a tutti gli operatori dell’azienda che hanno creduto fortemente al valore sociale e umano del progetto del “pasto sospeso”, per aver voluto condividere con le Cucine Popolari quest’opportunità in un luogo nuovo e diverso dalle nostre sedi. Siamo felici e orgogliosi di poter vantare il sostegno di un’azienda come la CAMST, questo aiuto ci dà fiducia, prospettandoci un futuro migliore, ci dà la giusta dose di coraggio affinché il progetto delle Cucine Popolari possa proseguire senza difficoltà”.

Fonte: Parmadaily.it