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Influenze economiche, politiche, sociali e tecnologiche hanno cambiato radicalmente la vita quotidiana e il futuro dei giovani, contribuendo ad accrescere non solo ansia e incertezza tra gli studenti universitari, ma anche un bisogno sempre maggiore di ascolto e aiuto. Uno scenario preoccupante confermato da una ricerca dell’American College Health Association, secondo cui il 52% dei ragazzi si sente in difficoltà a causa dall’eccessivo accumulo di ansia e stress. È quanto emerge da uno studio condotto da Sodexo con l’Institute for Quality of Life, per individuare i trend universitari che stanno ridefinendo la qualità della vita nei campus.
Per affrontare questa emergenza, gli esperti del settore consigliano un vero e proprio rinnovamento degli atenei attraverso programmi e strutture in grado di ampliare spazio e risorse dedicati all’ascolto dei bisogni degli studenti, offrendo loro supporto e orientamento di qualità che vadano a impattare positivamente sugli aspetti formativi, necessari alla preparazione al mondo del lavoro, e sugli aspetti emotivi, con soluzioni che tutelino il benessere e la salute mentale. «Supportare i ragazzi durante il percorso accademico attraverso l’ascolto e la comprensione dei loro bisogni è fondamentale per aiutarli a vivere meglio, partendo ad esempio dalla tavola. Grazie alla nostra esperienza con più di 700 college e università in tutto il mondo, abbiamo creato infatti Eat, un’offerta food così eterogenea da soddisfare ogni palato migliorando concretamente la quotidianità nei campus attraverso un ristorante articolato su 8 isole tematiche, studiato per soddisfare le diverse spinte motivazionali che guidano la scelta del pasto e la sua modalità di consumo, offrendo agli studenti la massima libertà», afferma Franco Bruschi, Head of Schools & Universities Segment di Sodexo Italia, azienda leader mondiale nei servizi di qualità della vita. «Riconosciamo inoltre l’importanza della sostenibilità -aggiunge Bruschi- e, grazie al marchio Think Green, sosteniamo la salvaguardia dell’ambiente e della salute degli studenti attraverso la promozione di uno stile di vita eco-sostenibile a ridotto impatto ambientale».
Fonte: quotidianodipuglia.it