CASTAGNETO – Seimila euro di multa alla società Cirfood a causa del ritrovamento della larva nei piatti di zuppa di fagioli con farro a scuola. Ma niente sospensione dell’appalto «perché non sussistono i termini per poterlo fare», ha precisato la sindaca Sandra Scarpellini. Sono arrivati ieri i risultati degli esami prodotti dal laboratorio Abe Ricerche di Firenze, sugli “oggetti estranei” rinvenuti nei pasti lo scorso 5 febbraio presso la scuola secondaria e primaria dell’istituto Borsi di Donoratico. Le materie prime utilizzate per la produzione delle paste, tutte di tipo biologico, sono risultate esenti da qualsiasi “infestante e in corso di regolarità sui termini di scadenza”, come verificato anche dall’Asl intervenuta coi componenti della Commissione mensa nel corso del sopralluogo svoltosi dopo il ritrovamento. I corpi estranei sono stati identificati come larve appartenenti all’ordine dei Ditteri, al quale appartengono famiglie di insetti tra cui le mosche e le drosofile (moscerini) comunemente presenti nell ambiente agricolo. «Possiamo affermare che le due larve rinvenute negli alimenti non appartengono al genere Sitophilus granarius, il più comune infestante di cereali e legumi – si legge nella relazione di Abe – . Contestualmente a questo esame ispettivo è stata effettuata la ricerca di corpi estranei in due pasti test del 5 febbraio, precisamente passato di fagioli e farro cotto. In nessuno dei due campioni sono stati rinvenuti corpi estranei. Nei due pasti test sono stati condotti anche esami microbiologici». Dai quali «non risulta la presenza di infestanti di alcun tipo, così come sono risultati conformi le verifiche microbiologiche», scrive in una nota il Comune di Castagneto. L’impresa che gestisce il servizio di ristorazione scolastica, nella relazione prodotta, specifica che «dallo stato di conservazione in cui sono state rinvenute le due larve non appaiono sottoposte a cottura»; dichiara infine che risulta impossibile, sulla base del risultato delle analisi, «individuare la fase di caduta dei due corpi, stante la loro estraneità alla materia prima». Su richiesta dell’amministrazione comunale, l’impresa implementerà il ciclo di produzione, applicando apposite etichette sigillanti ai contenitori dei pasti che escono dal centro di cottura, da rimuovere poi a cura del personale che effettua lo sporzionamento. Saranno inoltre proposte modifiche del Regolamento per il funzionamento della Commissione mensa per renderne più efficace l’attività e la partecipazione. Inoltre, afferma l’assessore alla Pubblica istruzione Catia Mottola, «come stabilito nell’ultimo incontro con la Commissione mensa e Cirfood, sarà cura di questa amministrazione convocare quanto prima i componenti della Commissione e i rappresentanti di Cirfood, insieme ai rappresentanti di classi. Già il prossimo 26 febbraio».«Ribadiamo il nostro dispiacere per quanto accaduto – afferma Scarpellini – Sulla base dei risultati delle analisi e della ricostruzione della vicenda, abbiamo applicato le penali massime a Cirfood che dovrà inoltre garantire procedure e attenzioni tali da rendere tutti noi certi che i bimbi abbiano pasti rispondenti alle norme igienico sanitarie. Vigileremo con attenzione estrema. Restiamo ovviamente a disposizione delle famiglie per ogni ulteriore confronto».
Fonte: Il Tirreno, Nazionale – D.V.