Venezia – Dopo i 60 kg di cibo scaduto sequestrato alla mensa di Chioggia, arriva la risposta dell’azienda che la gestisce. I responsabili della Gemeaz Elior hanno oggi escluso che i cibi scaduti possano essere stati somministrati ai bambini. Quelli rinvenuti dai carabinieri, lo scorso 8 gennaio in un frigorifero del centro cottura, sarebbero stati accantonati nell’attesa d’essere smaltiti, secondo il protocollo previsto dalle norme Haccp, secondo quanto ha dichiarato il portavoce dei concessionari del servizio alla commissione convocata su richiesta di Jonatan Montanariello, Pd, e del leghista Marco Dolfin, che stanno comunque valutando la possibilità di aprire un’azione legale per risarcire le famiglie e che chiedono al sindaco la rescissione del contratto.
Secondo la ricostruzione di Gemeaz Elior, i prodotti scaduti erano contrassegnati da un cartoncino che sarebbe stato accidentalmente rimosso. Intanto, mentre il centro cottura rimane aperto, e l’azienda è stata solo multata, i genitori e l’amministrazione comunale chiedono spiegazioni. Spunta l’ipotesi di una class action dei genitori. La commissione riunitasi per l’occasione vuole chiarezza e chiede anche di andare al di là dell’episodio, che rimane gravissimo, “per capire cosa si possa fare per migliorare il servizio. Il centro cottura non è adeguato, il personale è carente e il menù può essere migliorato. Ogni giorno il 50% dei cibo servito viene gettato, forse sarebbe meglio ridurre gli sprechi e investire nella qualità. Pensare a prodotti locali, Slow food, diversificare il menù per età, introdurre scelte e avviare un percorso di educazione alimentare”.
L’azienda che fornisce il servizio mensa, e che vanta un fatturato di 300 milioni di euro l’anno, serve le scuole di Chioggia dal 2011 ma ha appalti in tantissime regioni compreso il Veneto: a Venezia gestisce le mense in Ati con Camst (anche se ha perso la nuova gara d’appalto, congelata da diatribe al Tar) ma sono decine i comuni da Portogruaro a Noventa, ad Arcade. Lo scorso aprile, la Gemeaz Elior era stata al centro delle proteste dei genitori di Treviglio che avevano trovato vermi nei piatti serviti in mensa.