Casale Monferrato – I carabinieri del Nas sequestrano quattro mila stoviglie in una mensa scolastica in seguito ad uno spiacevole avvenimento: i piatti di plastica si sciolgono con il cibo.
Tutto è partito dal racconto di una ragazzina di 12 anni che, tornata a casa, ha raccontato alla madre che quel giorno il piatto le si era letteralmente sciolto insieme con la polenta. La donna ha presentato denuncia ai carabinieri ed è partita l’inchiesta. Pare che non fosse la prima volta che accadeva: ora i carabinieri del Nas – guidati da Biagio Fabrizio Carillo – hanno mandato il materiale sequestrato all’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente, perché verifichi fino a che temperatura resistono le stoviglie e le posate di plastica distribuite nella mensa.
Di sicuro l’azienda dovrà rispondere della mancanza dei bollini che autorizzano all’uso alimentare del materiale: piatti, forchette, cucchiai e coltelli ne erano privi. Non solo: non c’era neanche la tracciabilità del prodotto. Ora la ditta fornitrice rischia una multa a partire da seimila euro, ma appare concreto anche il rischio di una denuncia penale.
“La ristorazione collettiva con le mense scolastiche incide – afferma il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – sulla qualità della vita, dell’alimentazione e, di conseguenza la salute di milioni di studenti. Da qui la necessità di continuare ad investire sull’educazione alimentare a partire dalla scuola dove va privilegiato il consumo di prodotti salutari. L’obiettivo è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura.
Fonti: la Repubblica, Oggicronaca.it