Puglia – Coldiretti e LADISA firmano l’accordo per fornire ortofrutta a km0 ad ospedali e scuole.
Dopo l’indagine di Coldiretti/Ixe , si è rilevato che più di un genitore su quattro ritiene scarsa la qualità del cibo offerto nelle mense scolastiche. I risultati sono stati divulgati in occasione dello storico accordo tra Coldiretti Puglia e LADISA che prevede la fornitura da parte delle aziende agricole di Coldiretti e Campagna Amica di ortaggi e frutta a Km0 ad uno dei più grandi player della ristorazione collettiva che si impegna a garantire una equa remunerazione del prodotto agricolo.
Sono 320 i prodotti ortofrutticoli, dall’aglio alle cipolle, dal sedano agli aromi, dalle ciliegie all’uva, dalle arance alle mele, melegrane, zucchine, melanzane, peperoni, patate ecc., seguendo la stagionalità dei prodotti, che gli agricoltori forniranno alla Ladisa, sottoscrivendo specifici contratti di fornitura, secondo i quantitativi richiesti che annualmente superano 1.748.126 di chili di ortaggi e frutta. “Mediamente vengono ritenuti di qualità scarsa i pasti serviti negli ospedali e una netta maggioranza del 71% dei genitori ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare mentre solo il 12 per cento ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più. La ristorazione collettiva con le mense scolastiche incide sulla qualità della vita, dell’alimentazione e di conseguenza la salute di milioni di studenti in età evolutiva”, ha dichiarato il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, a margine della sigla dell’accordo quadro. La Ladisa intende aderire al progetto promosso da Coldiretti Puglia di realizzare una filiera agricola italiana con lo scopo di distinguere, valorizzare e difendere la produzione agricola regionale, assicurare la giusta distribuzione del valore tra tutte le parti della filiera nazionale e divulgare gli elementi distintivi della produzione agricola, in ragione di risvolti sia economici sia etico sociali nazionali. “Fare sistema è la chiave di successo per un territorio.
Con questo accordo – ha detto Sebastiano Ladisa, amministratore della LADISA srl – completiamo un progetto già avviato da tempo in altre parti d’Italia e ora anche in Puglia, la nostra regione, dove potremo avvalerci di un partenariato di tutto rispetto. Coldiretti rappresenta la gente che lavora, migliaia di operatori onesti con i quali ci sentiamo di condividere questo percorso. Garantire una filiera certificata, valorizzare le imprese locali, contribuire alla salvaguardia dell’ambiente rappresentano i valori della nostra azienda: e Coldiretti per noi è una garanzia per consolidare tale obiettivo”. Un impegno importante in Italia dove quasi un bambino su tre (30,6%) pesa ancora eccessivamente anche se negli ultimi anni si è verificata una leggera riduzione proprio per effetto dell’impegno sull’educazione alimentare a scuola e nelle case, secondo l’indagine Okkio alla salute.
Un risultato incoraggiante che dimostra – sottolinea la Coldiretti – la necessità di continuare ad investire sull’educazione alimentare a partire dalla scuola dove va privilegiato il consumo di prodotti salutariPer assicurare una migliore alimentazione ma anche per educare le nuove generazioni secondo il 36% degli italiani è importante – sostiene Coldiretti – privilegiare nelle mense scolastiche i cibi locali a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e garantiscono genuinità e freschezza. Alla Puglia va la maglia nera per il consumo di frutta e verdura, con il 5,9% dei residenti che ne consuma 5 porzioni quotidiane, abitudini sbagliate che alimentano la carica di persone in sovrappeso (33.1%) e di obesi (12.1%) e generano almeno un fatto di rischio cardiovascolare per il 98,8% dei pugliesi. I dati sono dell’Osservatorio PASSI.
Fonti: AcquavivaLive.it