BARI – Nelle mense delle scuole baresi arriva il menù a impatto zero. Prodotti biologici trasportati con furgoncini elettrici e serviti su piatti biodegradabili. La ditta allestirà anche un orto didattico in cui gli alunni potranno contribuire a coltivare verdure e ortaggi.
È la svolta ecosostenibile delle mense scolastiche gestite dal Comune di Bari e affidate con appalto triennale alla società di ristorazione Ladisa. Ai bambini saranno offerti frutta, verdure, legumi, cereali, riso, pasta, latte, uova e olio rigorosamente biologici e a chilometro zero. Inoltre la carne avrà il marchio pugliese.
Il co-amministratore della società, Vito Ladisa spiega: «abbiamo voluto offrire qualcosa di più: un servizio green e una filiera corta per portare gli alimenti direttamente dall’orto alla tavola», spiega . I pasti saranno trasportati dal centro cottura ai plessi scolastici, 85 in tutto, attraverso mezzi a basso impatto ambientale: sei furgoncini elettrici, dieci grosse monovolume a metano e sette furgoni a metano.
La flotta elettrica e a metano è stata acquistata proprio per ridurre le emissioni di anidride carbonica, come richiesto dal bando di gara comunale. Le stoviglie (piatti, bicchieri e posate) saranno in plastica bio e compostabili. Anche se il sindaco Antonio Decaro ha rivolto un appello alla società Ladisa per i prossimi anni: «Vorrei lanciare una sfida per arrivare a impiegare nelle mense scolastiche piatti di ceramica, bicchieri di vetro e posate di acciaio, così che i bambini possano sentirsi veramente come nella cucina di casa e possa essere eliminata definitivamente la plastica».
Nell’ambito della lotta allo spreco alimentare tutti i pasti non somministrati agli alunni, invece di finire nel bidone della spazzatura, saranno devoluti alle mense dei poveri: alla Caritas parrocchiale di Sant’Antonio, all’associazione di volontariato Incontra che distribuisce cibo ai senza fissa dimora, alla mensa della Cattedrale di Bari, alla Caritas parrocchiale di Santa Maria delle Grazie. Le tariffe, ha spiegato l’assessora comunale alle Politiche educative, Paola Romano, rimarranno invariante garantendo l’esenzione dal pagamento per i nuclei familiari con reddito Isee inferiore ai 6mila euro.
«Sarà un servizio a basso impatto ambientale per insegnare ai più piccoli una corretta alimentazione e uno stile di vita sano», osserva la stessa assessora Romano.
Ai bambini saranno distribuiti una serie di opuscoli che, attraverso personaggi da fumetto, insegneranno loro come e cosa è meglio mangiare. Previsti anche spettacoli di burattini e laboratori ludodidattici. A testare il gradimento dei menù sarà l’istituto di ricerche Troisi, che realizzerà un’indagine con oltre 4mila interviste e focus group con genitori, docenti e alunni. «Il nuovo progetto di ristorazione scolastica – commenta Decaro – diventa un vero e proprio percorso educativo che insegnerà ai bambini a mangiare sano.
Al termine del ciclo scolastico gli consegneremo non soltanto un patrimonio di conoscenze, ma anche delle abitudini salutari che li accompagneranno per tutta la vita. Imparare a mangiare bene è una cosa sacrosanta perché si evitano malattie come l’obesità o il diabete e perché si impara a star bene con sé stessi».
Fonte: la Repubblica – ed. Bari