LA Repubblica, Torino – Il Tar della Toscana ha sospeso l’interdittiva anti-mafia che pende sulla Ristorart Toscana, con sede a Prato. Il decreto, riferisce la stessa società, «sospende l’efficacia del provvedimento impugnato e consente la prosecuzione dei contratti in corso di svolgimento». La vicenda è relativa a un subappalto che Ristorart Toscana assegnò a una ditta calabrese coinvolta in un’inchiesta della Dda di Catanzaro su infiltrazioni della ‘ndrangheta nell’economia legale. L’incarico consisteva nel fornire i pasti alla mensa di un centro di accoglienza per migranti a Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone.
La questione interessa anche il Comune di Torino dove la Ristorart ha vinto due lotti del bando di gara per la gestione delle mense scolastiche. «È solo un piccolo passo a tutela di 250 famiglie di nostri collaboratori e della nostra storia aziendale – commenta Ristorart Toscana – siamo consapevoli che la strada è ancora lunga e difficile ma questa notizia è di buon auspicio nella prosecuzione della vicenda per la definizione della quale continuiamo a riporre, come sempre, completa fiducia nell’operato della giustizia».
Sul fronte torinese la decisione del Tar della Toscana invece potrebbe non essere influente. «Sull’appalto mense vi sono alcune complesse pendenze in corso – sottolinea l’assessore all’Istruzione del Comune di Torino Federica Patti nei giorni scorsi è stato vinto un primo ricorso da parte della Città, mentre altri due ricorsi verranno discussi il 26 settembre. Gli uffici stanno lavorando alla migliore delle soluzioni tecniche per risolvere una situazione straordinaria, ma sottolineo che la riapertura del servizio è garantita e sarà regolarmente attivo a partire dal prossimo 10 settembre. Bisogna trovare una soluzione che garantisca il servizio, per questo non procederemo al momento all’aggiudicazione definitiva».
(Fonte: La Repubblica, Torino)