Il Messaggero, Abruzzo – «Stiamo preparando un esposto alla Procura, perché non riusciamo a comprendere come vengono spesi i finanziamenti pubblici che dovrebbero salvaguardare i posti di lavoro e poi denunciamo anche la condotta antisindacale della cooperativa». Lo hanno affermato Umberto Trasatti, segretario provinciale della Cgil, Lucio Cipollini e Luigi Antonetti rispettivamente responsabile regionale e provinciale della Filcams-Cgil sull’atteggiamento della CoopService di Reggio Emilia vincitrice dell’appalto per le pulizie delle scuole e che, in più, gestisce la manutenzione degli edifici scolastici, come la tinteggiatura, attraverso le Scuole belle, un decreto preparato dal Governo Renzi nel 2014, visto che l’appalto di pulitura era passato attraverso la Consip che prevede un taglio sui contratti pubblici. Scuole belle quindi serve a integrare gli emolumenti dei lavoratori, in quanto l’appalto di gara aveva avuto un ribasso economico.
I sindacalisti hanno ricordato che le 148 maestranze impegnate in provincia vengono avvisate dell’ordine di servizio spesso con sms la sera prima «con i lavoratori che risiedono nella Marsica destinati nel capoluogo e quelli dell’Aquila ad esempio a Carsoli – hanno aggiunto i rappresentanti della Filcams e della Cgil -. Inoltre vengono mandati a scuole che sono chiuse a causa del terremoto, come quella di Cansatessa. Da sottolineare che alcune volte devono svolgere delle attività che il preside della scuola non è a conoscenza e perciò non possono prestare il loro servizio».
Il timore è che possa essere un escamotage per ridurre le spettanze ai dipendenti nonostante l’azienda prenda quello dovuto dall’appalto. «I lavoratori devono essere retribuiti – spiegano i sindacalisti -: è già successo che qualche volta i salariati si sono trovati in busta paga ferie o permessi a copertura del non lavoro».
Fonte: Il Messaggero, Abruzzo