L’Arena di Verona, San Giovanni Lupatoto – È partito con il vento in poppa il progetto Real (ovvero il Recupero delle eccedenze alimentari locali) che prevede che il cibo in eccesso delle mense scolastiche vada alle famiglie in difficoltà, grazie a un’intesa sottoscritta qualche settimana fa in municipio. «Negli ultimi 15 giorni di scuola, abbiamo distribuito 357 porzioni di cui 245 primi e 112 secondi a famiglie bisognose e da questi numeri, contando in un progressivo aumento dei beneficiari, ripartiremo con l’inizio delle scuole a settembre», dice Maurizio Simonato, assessore al Sociale.
Il progetto prevede che vengano raccolti i pasti non distribuiti e non consumati nelle mense scolastiche, divisi in porzioni, confezionati e assegnati a un’associazione di volontariato che li consegna a famiglie bisognose segnalate. «Questo compito è svolto da un volontario incaricato dal Comune che prepara i pasti e li consegna alla Caritas di Raldon e provvede poi alla distribuzione alle famiglie», spiega l’assessore. «Attualmente distribuiamo ogni giorno circa 35 pasti. La quantità varia anche a seconda del tipo di menù e il progetto verrà ulteriormente implementato con il nuovo anno scolastico».
Gli obiettivi che il Comune si prefigge di raggiungere attraverso il progetto Real sono molteplici: la riduzione dello spreco; la divulgazione di iniziative educative rivolte agli studenti verso una corretta e consapevole alimentazione; la riduzione dei rifiuti per una sostenibilità ambientale; il sostegno verso le persone in difficoltà; la valorizzazione del ruolo delle associazioni di volontariato e dei percorsi di recupero per il reinserimento sociale di persone in stato di marginalità sociale.
I partner del progetto sono EuroRistorazione, che si occupa del servizio mensa scolastica, l’associazione di promozione Sociale Prowin, SGL Multiservizi, il Gruppo Caritas della parrocchia di Santa Maria Maddalena di Raldon, i servizi sociali comunali e il volontario attivo del Comune. «L’amministrazione ha iniziato lo scorso anno progetti dedicati all’importanza dell’alimentazione, volta non solo a nutrire il corpo, ma anche la mente: in laboratori sensoriali, proposti a tutte le scuole, abbiamo iniziato a diffondere il valore dell’alimentazione consapevole, con attenzione anche al recupero degli sprechi», sottolinea Debora Lerin, assessore all’Istruzione.
«Il progetto sperimentale Real è tra le migliori pratiche della provincia per far fronte in modo concreto al problema del recupero dei pasti non consumati nelle scuole e la loro distribuzione a chi ne ha bisogno», conclude Giorgio Gardin, manager di EuroRistorazione. «Credo che questo progetto», spiega Piercarlo Roi dell’associazione Prowin, che mette a disposizione, gratuitamente, l’attività di monitoraggio e l’attrezzatura per confezionare gli alimenti recuperati, «sia unico nel suo genere perché unisce recupero alimentare e un forte aspetto sociale e di cittadinanza attiva». Il direttore di SGL Multiservizi, società partecipata del Comune, Mattia Baù, sottolinea: «L’attività di recupero degli scarti alimentari ci ha sempre visto in prima linea e siamo orgogliosi di dare il nostro contributo al progetto». Conclude l’assessore Simonato: «Gli effetti positivi dell’iniziativa sono innanzitutto un ausilio all’assistenza a persone svantaggiate, possibile anche grazie al supporto degli uffici del settore sociale e allo stesso tempo la diminuzione di scarti alimentari delle mense scolastiche. Associazioni e enti caritativi beneficiari ricevono il cibo gratuitamente con la garanzia che vengano applicati tutti i protocolli igienico-sanitari».
Fonte: L’arena di Verona