Corriere Adriatico, Cattolica – Quanto vale il servizio mensa per le scuole di Cattolica? Più di 2 milioni. E’ quanto messo a bando dall’amministrazione comunale nei giorni scorsi, che come preannunciato, deve rinnovare l’affidamento del servizio, che scadrà a fine estate. Il nuovo gestore dovrà quindi garantire il servizio di ristorazione scolastica dal 1 settembre di quest’anno al 31 agosto del 2021, con facoltà di rinnovo per un ulteriore triennio. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 26 giugno e la gara, ovvero l’apertura delle buste avverrà solo il 3 luglio.
Il massimo vale 100
Coma recita il bando, vincerà l’offerta economicamente più vantaggiosa e «il massimo punteggio disponibile da assegnare ammonta a complessivi punti 100», dati da 70 punti al massimo per l’offerta tecnica, e 30 punti al massimo per l’offerta economica. E’ interessante notare che al bando è stato allegato anche il menu, con tanto di indicazione settimanale. Ci sono piatti molto semplici (come i «sedanini al pomodoro e parmigiano»), alternati a ricette della tradizione romagnola (dai «maltagliati in minestra di ceci e parmigiano» al classico squacquerone, magari insieme all’immancabile piadina) con alcuni principi invalicabili. Ad esempio c’è la «frutta di stagione e verdura di stagione», ovvero «deve essere favorita la diversificazione delle specie di frutta e verdura somministrate (facendo attenzione anche a variare per quanto possibile i colori della stessa)».
Per quanto riguarda il pane, o anche piadina, fornarina e pizza, invece «dovrà essere prodotto con farine di grano o di cerali misti integrali biologiche (bianche/semi-integrali per nidi)». Come noto, il consiglio comunale ha già votato l’aumento dei pasti scolastici nelle scorse settimane, proprio in previsione dell’aumento dei costi che sarebbe stato necessario conteggiare in vista del nuovo bando. Da più parti hanno chiesto spiegazioni, soprattutto i genitori e le associazioni che li rappresentano. Come Cattolicaperlascuola, che ha richiesto i documenti ufficiali con cui è stato calcolato l’aumento. «A qualche settimana dalla richiesta di accesso agli atti ci è stato consegnato il famoso studio di fattibilità su cui l’amministrazione Gennari, come già l’amministrazione Cecchini, ha basato la decisione di non procedere nell’intento di internalizzare la produzione dei pasti per le mense scolastiche di Cattolica», hanno annunciato nei giorni scorsi.
Genitori: «Analisi assente»
Peccato, ribadiscono, che «il cosiddetto Studio di fattibilità altro non è che una sorta di brogliaccio con una serie di cifre opinabili in fila e una disarmante assenza di analisi dei costi». Nel documento si legge infine: «I dati riportati si basano su informazioni generali raccolte in modo informale; si ha ragione di ritenere tuttavia che non si discostino troppo dalla realtà effettuale. Uno studio scientifico richiede la collaborazione di uno specialista nel campo della ristorazione di comunità». «In soldoni», riprende Cattolicaperlascuola, «si dice che quello non è e non può essere considerato uno studio di fattibilità, e lo scrive chi lo ha redatto. Ci dobbiamo accontentare di un brogliaccio?».
Fonte: Corriere Adriatico